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Titolo
- Acrocanthosaurus Dinner
Tratto - Matita B
Colore - Digitale
Software - Adobe Photoshop CS
Hardware - Macintosh PowerPC G5
Originale - Matita su carta - 42x29,7
Data - Dicembre 2008
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Questa
è una tavola pubblicata sul 4°
volume della serie Dinosauri di Jaca Book/Abbeville Press.
Il soggetto è Acrocanthosaurus atokensis, probabilmente
il più grosso predatore del Nord America durante il Cretaceo
Inferiore.
Parente di Allosaurus, fa parte della famiglia dei Carcarodontosauridi,
che comprende la maggior parte dei teropodi di dimensioni enormi e recentemente
saliti alla ribalta, come Giganotosaurus e Carcharodontosaurus.
Raggiungeva i 12 metri di lunghezza e la sua caratteristica di spicco,
come si può notare, era una "vela" che correva lungo
tutta la sua schiena, formata da prolungamenti delle vertebre. La funzione
di questa "vela" o "gobba" non è chiara.
Riprendendo una mia idea di qualche anno fa, ho voluto rappresentare
il dinosauro in un momento che è molto comune tra i grossi predatori
attuali – il trascinamento della preda dal luogo di abbattimento
ad uno "sicuro" – ma che non viene mai raffigurato nella
paleoarte.
Immagino che anche i dinosauri lo facessero. |
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Title
- Acrocanthosaurus Dinner
Ink - B pencil
Color - Digital
Software - Adobe Photoshop CS
Hardware - Macintosh PowerPC G5
Original - Pencil on Paper - 42x29,7
Date - December 2008
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This
painting is on the 4th volume
of the series "Dinosaurs", published by Jaca Book/Abbeville
Press.
The subject is Acrocanthosaurus atokensis, maybe the largest
predator in North America during the Lower Cretaceous.
Relative of Allosaurus and member of the Carcharodontosauridae
family – which includes most of the giant sized theropods recently
risen to the forefront, such as Giganotosaurus and Carcharodontosaurus.
Up to 12 meters/39 feet long, its prominent feature – as you can
see – was a "sail" that ran throughout its back, formed
by vertebrae extensions. The function of this "sail" or "hump"
is unclear.
Rearranging an old idea of mine, I wanted to represent the dinosaur
in a moment that is very common among present day large predators -
dragging the prey from the place of killing to a "safe" place
- but that is never shown in any paleoart.
I imagine that also dinosaurs did this. |
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