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GUNDAM: ORIGINI 1 -
ATTENZIONE:
CONTIENE SPOLIER
È fantastico, semplicemente fantastico. Al di là
di Gundam, è uno dei fumetti più belli che abbia
mai letto in assoluto. I tempi drammatici, la scelta delle inquadrature,
i pesi dei chiari/scuri, le atmosfere, i caratteri dei personaggi…
è tutto perfetto.
Primo esempio di perfezione: tutta la scena iniziale dell’arrivo
degli Zaku su Side7.
In un fumetto “moderno”, nessun autore avrebbe mai
avuto la pazienza di soffermarsi sui dettagli come ha fatto Yasuhiko,
ed avrebbe risolto la scena in un paio di tavole. Invece in questo
fumetto ci sono molte inquadrature che ad una lettura superficiale
sembrerebbero superflue, e che invece dettano una tempistica di
regia incredibilmente efficace, e si riesce quasi a percepire
la tensione dei piloti di Zeon dentro alle loro cabine, senza
che nemmeno vengano mai inquadrati!
E che dire della primissima battaglia tra gli Zaku e l’RX-78
01? I più attenti di voi avranno notato sicuramente come
in tutta quella scena di combattimento, in pratica, non ci sia
paesaggio. Eppure, come non “sentire” l’oscura,
fredda ampiezza del poligono di tiro?
E lo 01, che come il mitico Golem sorge dalle tenebre? Da o non
da i brividi?
A proposito di questa scena: qualcuno si è lamentato che
l’uso dei Guntank e Guncannon come bersagli “rovini”
il Progetto V. Secondo me invece non è così: dopotutto
nei fumetti di Kondo e nel suo “Crossover Notebook”
viene chiaramente detto che questi due MS arrivano sui campi di
battaglia molto prima dei Gundam e dei GM. Quindi secondo me ci
sta che vengano usati come bersagli… ma vabbè, è
una mia opinione. ;)
Tornando a bomba alla magnificenza di questo fumetto: incredibilmente
vera tutta la scena del carro con sopra il Gundam che deraglia,
e l’attacco degli Zaku a quest’ultimo. Si sentono…
no si toccano, letteralmente, la concitazione degli addetti che
tentano di caricare l’MS su un altro carro, la tensione
dei civili che scappano, e l’orrore puro di Amuro prima
e di Fraw Bow dopo nel vedere cosa provoca la guerra… i
morti per terra, “l’odore” di bruciato e di
morte che esce dalle vignette e ci porta dritti dentro al fumetto,
assieme ai due ragazzi. Commovente.
E cosa dire del nostro Gundam che si alza dal suo giaciglio con
studiata lentezza, sotto lo sguardo attonito dei soldati di Zeon?
Fantastico! Esaltante poi l’idea di fargli spezzare i cavi
d’acciaio mentre si alza… questo semplice particolare
ti fa pensare, anche se conosci a memoria cosa accadrà
di li a poco, “mio dio, cosa sarà capace di fare
questo coso?”.
Tutta la battaglia che segue poi è semplicemente magica,
e quasi non ci sono parole per descriverla…
Ultimo ma non ultimo particolare che segnalo è la scenetta
dei civili che spingono per salire sulla Base Bianca, prima che
Fraw Bow incontri Sayla. Dio, si sente il panico della gente che
si accalca per stare al sicuro prima degli altri… anche
questa scena, come quella dei morti delle esplosioni, è
di un realismo terribilmente efficace…
Ma lasciando le battaglie, la cosa che più salta agli occhi
è, proprio come avevo previsto, la profondità dei
personaggi. Ne citerò solo uno: Noah Bright. Come non partecipare
ai sentimenti di questo ragazzo che, all’improvviso, si
trova gettato nella battaglia, caricato di responsabilità
enormi, e che cerca di rassicurare i suoi compagni, nonostante
si percepisca alla perfezione dai dettagli del suo tono di voce
e del suo sguardo, che quello davvero nervoso ed agitato è
proprio lui? Fantastico!!! Geniale ad esempio quando tenta di
rassicurare Amuro con quel “capisci?” prima che il
Gundam venga lanciato… la risposta di Amuro “certo
che capisco!” racchiude tutta la sorpresa del pilota del
Gundam nel percepire, nelle parole del giovane ufficiale, tutto
quel nervosismo. E naturalmente il povero Bright si arrabbia con
quella risposta e, anche se non è scritto, si può
immaginare che pensi “Ma come?!? Ma perché non siete
nervosi e spaventati?!? Perché io si e voi no?!?”.
Semplicemente fantastico!!!
Ogni carattere è perfettamente delineato, non solo quello
di Bright. Non vedo l’ora di arrivare alla scena dell’incontro
di Amuro con sua madre, perché secondo me sarà raccontata
in maniera più che perfetta.
Insomma, ripeto che secondo me questo Gundam Origini è
un capolavoro vero e proprio, con un equilibrio tra scene d’azione
e dialoghi perfetto. Inoltre ha un vantaggio rispetto all’anime:
posso mettergli qualunque effetto sonoro io voglia quando voglio,
posso dare ai personaggi le voci che voglio, senza che un vecchio
regista confuso, con la scusa del diritto d’autore, rovini
“il mio Gundam”.
Se proprio vogliamo trovargli un difetto, si può dire che
il disegno di Yasuhiko, ad un lettore giovane ed abituato ai manga
moderni, potrebbe apparire datato…
Ma a me piace tantissimo con la sua espressività travolgente,
e non cambierei mai questo Yasuhiko nemmeno con altri cento mangaka
moderni!
Questo fumetto, secondo la mia opinione, è il nuovo standard
per quanto riguarda Gundam. Tutto il resto, forse addirittura
l’anime originale, sono solo “altre versioni”.
Questo è il Gundam che volevo, e Yasuhiko me lo ha disegnato…
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