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EQUILIBRIUM -
RECENSIONE
SENZA SPOLIER
C'è Christian Bale, ma all'epoca non era ancora Batman
e quindi si tratta di un film di fantascienza che da noi è
uscito direttamente per l'home video (o almeno, io di trailer
al cinema non ne ho visti).
Si parla della civiltà umana dopo una guerra nucleare:
in questa megalopoli il solito governatore/dittatore crede di
aver trovato la soluzione per eliminare le guerre annullando i
sentimenti umani (considerati crimine), tramite la distribuzione
di una droga.
A controllo dei "crimini emotivi", e della resistenza
che vuole rovesciare questo sistema, esiste una sorta di setta
di monaci guerrieri, che vengono addestrati in un'arte marziale
per l'uso della pistola.
Il protagonista è proprio un elemento di spicco di questa
setta, che naturalmente inizierà accidentalmente ad interrompere
l'assunzione della droga, e scoprirà quanto è bella
la natura emotiva degli esseri umani...
Se l'ambientazione è buona e le scenografie abbastanza
curate, ed il plot (sebbene non sia niente di originale) è
intrigante, il film dimostra ben presto di non avere il benchè
minimo elemento di originalità, autodistruggendo la sua
trama (potenzialmente intensa e ricca di spunti) in un susseguirsi
di scene d'azione stile Matrix e di situazioni pateticamente già
viste.
Questo film potrebbe essere bello, ma solo se non esistessero
già una lunga serie di film fantascientifici come 1984,
Fahreneit 451, Matrix, Blade Runner, Guerre Stellari e tanti altri.
Guardando questo film non si può fare a meno di notare,
più o meno ogni 2 minuti, come il tal elemento sia stato
letteralmente plagiato dal tal film, o come la tal scena sia quasi
ricalcata su quella di quell'altro film.
La setta dei "controllori dei sentimenti" è assimilabile
sia ai Jedi che ai guerrieri inamidati di Matrix, e le scene di
combattimento sembrano prese di peso dai film dei fratelli Watchowsky.
E' un peccato inoltre che tutti questi elementi "già
visti", che durante il film lo rendono semplicemente "banale
ma godibile", raggiungano l'apoteosi in un finale quasi ridicolo,
che se avesse avuto Neo e l'Agente Smith come protagonisti sarebbe
stato perfetto per Matrix 4.
Al tutto si aggiungono poi colpi di scena "telefonati"
e parecchie imprecisioni della sceneggiatura.
Peccato, l'ennesima occasione persa.
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